Il Decreto Legge 21/5/2013 n. 54 recante “Interventi urgenti in tema di sospensione dell’imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le Pubbliche Amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo”, è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 117 del 21 maggio.Il decreto-legge si compone di 6 articoli:Articolo 1 – Disposizioni in materia di imposta municipale propriaArticolo 2 – Clausola di salvaguardiaArticolo 3 – Contenimento delle spese relative all’esercizio dell’attività politicaArticolo 4 – Disposizioni in materia di ammortizzatori sociali in deroga, di contratti di solidarietà e di contratti di lavoro subordinato a tempo determinatoArticolo 5 – Entrata in vigoreVengono introdotte misure urgenti finalizzate a fronteggiare la critica situazione economica e finanziaria e le sue conseguenze occupazionali.Col comma 1 dell’articolo 1, viene sospeso il versamento della rata di giugno dell’IMU, per concedere un lasso di tempo necessario a riformare la disciplina dell’imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare. Con lo stesso comma vengono indicate le categorie di immobili in ordine alle quali opera la suddetta sospensione, ossia le abitazioni principali e le relative pertinenze, ad esclusione delle abitazioni di tipo signorile (categoria catastale A/1), delle abitazioni in ville (categoria catastale A/8) e dei castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici (categoria catastale A/9), le unità immobiliari appartenenti alle cooperative a proprietà indivisa e gli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica, aventi le medesime finalità, qualunque sia la relativa denominazione, nonché i terreni agricoli e i fabbricati rurali.Con l’articolo 2 viene previsto che la riforma della disciplina dovrà avvenire nel rispetto degli obiettivi primari programmatici indicati nel DEF 2013 ed in coerenza con gli impegni assunti dall’Italia in ambito europeo e che, ove non si provveda alla riforma entro il 31 agosto 2013, si continuerà ad applicare la disciplina vigente, differendo il termine per il versamento della prima rata dell’IMU al 16 settembre 2013.