Roma, 23.05.2011
On Buongiorno Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei DeputatiOn. Torrisi relatore del DDLOnorevoli Deputati della RepubblicaROMAOGGETTO: Disegno di legge di riforma sul Condominio negli edifici (Ac 4041)Onorevole Presidente, Onorevole relatore e Onorevoli Deputati di tutte le forze politiche, in questi giorni pur nell’ansiosa volontà di salvaguardia di idonei riscontri politici che sottende l’attuale momento legato alle elezioni amministrative nel Paese, si leggono iniziative e proposte purtroppo poco rassicuranti per la categoria dei piccoli proprietari pressoché tutti condomini di edifici in proprietà frazionata.Il testo del DDL varato dal Senato ed in discussione alla Camera, è la risultate di un faticoso “puzzle” nato da proposte contrastanti e di per se portatore di nuovi contrasti e difficoltà interpretative.La mancata chiarezza dell’antica norma, per la verità ormai di massima semplificata dalle costanti meritorie decisioni interpretative della Cassazione, è sostituita nel DDL in argomento, da ben più rilevanti normative in contrasto con il dettato costituzionale sulla salvaguardia della proprietà, delle prerogative delle professioni riconosciute soggette a disposizioni lesive, su commistioni di competenze fra proprietari e inquilini, su mancate salvaguardie nelle modifiche alle strutture specie in zone sismiche, su meccanismi contabili astrusi ecc.La Camera ad avviso della associazione più rilevante e presente sul territorio nazionale quale è l’UPPI, perderebbe una occasione fondamentale se varasse un provvedimento cosiffatto e non cogliesse l’opportunità di un testo semplice e veramente utile con disposizioni rigorose e generali: perchè tanta FRETTA?I cittadini piccoli proprietari dell’UPPI hanno la sensazione che prevalgano al momento interessi non necessariamente generali quali la volontà di FARE PUR CHE SIA che anima parte della maggioranza a dimostrazione di una sorta di efficientismo da contrapporre alle critiche delle altre parti politiche e magari anche con suggerimenti della GRANDE IMPRESA E DELLA FINANZA (significativo il supporto della stampa specializzata legata a Confindustria che da tempo ignora la nostra associazione…) che ha scorto nell’istituto del condominio la possibilità di affari (GESTIONE DEGLI IMMOBILI –DEPOSITI BANCARI E ASSICURATIVI SULLE MILIONARIE GARANZIE DA PRESTARE ECC.)Similmente il più rilevante partito di opposizione forse ancora legato alle organizzazioni rappresentative degli inquilini, non eccepisce pur di recare una nuova presenza decisionale dei conduttori nella vita del condominio (assemblea con gli inquilini con poteri decisionali ed altro…!).Perfino le associazioni non riconosciute degli amministratori in cambio dell’inizio di un auspicato iter che consenta, erroneamente di sperare in un futuribile riconoscimento delle associazioni stesse, soggiacciono a forme lesive verso i loro stessi associati mentre gli Ordini Professionali dimenticando quanto possa esser significativa specie per i giovani che si affacciano alle professioni ordinistiche un ruolo di qualificato impegno nella attività di amministratore condominiale, accettano forse per una sorta di supponenza di aristocrazia professionale, di equiparare i loro iscritti che svolgono tale attività a forme di fideiussioni e adempimenti accessori come se non già esistesse tutto il QUADRO DI GANZIA degli iscritti agli ordini professionali.TUTTI D’ACCORDO QUINDI? NO DI CERTO! Il legislatore ha ben altro alto compito: quello di tutelare gli interessi della collettività tutta ed evitare norme irricevibili per il tessuto sociale che sarebbero di nuovo massicciamente soggette a necessarie lungaggini interpretative dal Giudice di merito e di legittimità e per la salvaguardia del dettato Costituzionale!Un appello quindi perché senza fretta si attivino vere consultazioni (quelle in Senato pletoriche e frettolose furono quasi un oltraggio al buon senso..)L’unione Piccoli Proprietari Immobiliari e il Suo staff dirigenziale è a totale disposizione per illustrare più compiutamente le vere esigenze di una normativa sul condominio rigorosa ma nel contempo fruibile e coerente al quadro legislativo e giurisprudenziale a che senza fretta (da sempre cattiva “consigliera”) venga conseguito un testo utile ad una legislazione snella e moderna e veramente utile al mondo della casa senza oneri peraltro aggiuntivi alla già pesante situazione economica dei fruitori del bene casa.Con deferenti ossequiProf. Gilberto Baldazzi